Dato che ci dedichiamo ad approfondire e sviluppare interessanti curiosità relative alle lingue ci è sembrato doveroso dedicare un articolo all’esperanto. Come forse tutti sapranno si tratta di una vera e propria lingua inventata di proposito e che quindi a differenza di tutte le altre lingue non ha nessun fondamento storico, culturale e sociale. Questo fatto è particolarmente interessante, come altrettanto interessante è l’origine di questa idea e colui che fondò le basi di questa lingua.
Colui che viene ritenuto l’inventore dell’esperanto è il signor Ludwik Lejzer Zamenhof, medico, linguista e glottologo. Ludwik nacque nel 1859 da una famiglia ebrea di origini lituane e suo padre era proprio un insegnante di lingue.
Zamenhof conosceva svariate lingue fra cui il russo, il polacco e le lingue antiche come il greco ed il latino e fin da piccolo aveva mostrato interesse per una lingua universale. Sapeva che il greco ed il latino avevano una struttura complessa ed inadatta al carattere di universalità che si prefissava di raggiungere, così come prima bozza egli scelse parole di origine germanica o romanza poichè erano le lingue più familiari alla popolazione dell’epoca.
L’obiettivo che il linguista polacco si era prefissato era quello di creare una lingua che richiedesse un tempo molto inferiore rispetto alle altre per essere imparata alla scopo di favorire le relazioni internazionali e la pace nel mondo. Lo stesso nome della lingua, Esperanto, significa infatti letteralmente “colui che spera”.
Purtroppo dopo un iniziale periodo di successo la diffusione della lingua subì una battuta d’arresto e venne successivamente soppiantata dall’inglese, oggi a tutti gli effetti lingua internazionale utilizzata per la comunicazione tra Stati.
Nonostante le ambizioni con cui nacque fossero ben diverse dal risultato finale, l’esperanto è la lingua artificiale più diffusa al mondo ed è ancora oggi parlata e scritta.
Il principale vantaggio dell’esperanto è sicuramente la sua semplicità, essendo infatti stato concepito per essere universale doveva avere una struttura il più semplice possibile e per la sua creazione sono state prese regole grammaticali da varie lingue. L’intero sistema linguistico è fondato su unicamente 16 regole, una delle quali è che ogni parola si scrive come si legge. La grammatica non ha eccezioni e ogni categoria linguistica ha una sua unica desinenza, ad esempio i nomi finiscono tutti in -o, gli aggettivi in -a. Per la creazione del lessico sono state prese parole dalle principali lingue europee e non, oltre ad alcune che sono state del tutto inventate.
Il motivo per cui l’esperanto non ha conosciuto la diffusione auspicata è che le speranze di unione e pace nel mondo con cui era nato non trovavano riscontro con la realtà dell’epoca, infatti conobbe molti problemi sopratutto durante la seconda guerra mondiale quando Hitler lo bandì sospettando che fosse una sorta di codice delle spie, a maggior ragione perché il suo inventore aveva come abbiamo detto origine ebree. Alla fine delle due guerre mondiali il ruolo predominante degli stati uniti sancì la predominanza della lingua inglese che ad oggi ancora resta incontrastata.
In ogni caso attualmente l’esperanto è ancora parlato anche se non si sa con precisione da quante persone, il fatto che sia sopravvissuto di sicuro è anche grazie ad internet e alla diffusione di informazioni veloce ed immediata che consente. Il traduttore di google è abilitato anche per l’esperanto e possibile studiarlo anche tramite la famosissima app per lo studio delle lingue, Duolingo.