Genealogia e storia della lingua

L’inglese è una lingua indoeuropea appartenente al ramo delle lingue germaniche.

Nel corso del tempo ha subito una evoluzione molto rapida semplificando sempre di più la propria struttura.

È considerata lingua ufficiale in gran parte delle Americhe e nell’Atlantico, in Africa, in Oceania e Pacifico (Australia e Nuova Zelanda) e in Europa (in Inghilterra, Irlanda, Galles e Scozia).

Nel suo lungo sviluppo l’Inglese ha conosciuto varie fasi evolutive tra cui:

– l’Anglosassone
– l’Inglese Antico o Old English
– Il medio Inglese o Middle English
– Il primo Inglese Moderno o Early Modern English
– L’Inglese Moderno o Modern English.

La grammatica inglese

A differenza delle altre lingue europee l’inglese ha una flessione grammaticale minima, ad esempio manca la concordanza aggettivale e il genere grammaticale e sono scomparsi i casi (sono rimasti solo in parte nei pronomi).

La distinzione tra verbi forti (irregolari) e verbi deboli (regolari) nell’inglese moderno è diminuita notevolmente rispetto all’inglese anglosassone.

La lingua inglese è diventata sempre più analitica, i verbi modali e l’ordine delle parole hanno assunto un ruolo più importante per comunicare significati differenti. I verbi ausiliari ad esempio segnalano le domande, la negatività, la polarità la voce passiva e i tempi progressivi.

Il vocabolario

Nel corso dei secoli il vocabolario della lingua inglese è cambiato in modo considerevole.

Molte delle parole in uso nell’inglese hanno origine da vocaboli germanici; sono riconoscibili perché solitamente sono più brevi delle parole di origine latina e comprendono, tra le altre, quasi tutti i pronomi, le preposizioni, le congiunzioni e i verbi modali che formano la base della sintassi e della grammatica

Le parole più lunghe sono di origine latina e provengono in parte direttamente dal latino (grazie ai missionari cristiani con l’invasione romana della Britannia nei primi secoli dopo Cristo) e in parte dal francese (tramite l’invasione normanna del 1066). Solitamente queste parole sono ritenute più eleganti ed erudite.

I parlanti dell’inglese possono in alcuni casi scegliere tra sinonimi di origine germanica e altri di origine latina, come ad esempio come e arrive, sight e vision, freedom e liberty.

L’inglese britannico e l’inglese americano

Una delle differenze più evidenti tra inglese britannico e inglese americano è certamente la pronuncia, ma esistono anche altre differenze relative all’utilizzo di alcuni verbi e preposizioni, all’ortografia e al lessico.

Ecco le principali differenze di pronuncia tra inglese britannico (Received Pronunciation) e inglese americano:

• Nell’inglese britannico nella maggior parte dei casi la R a fine parola non viene pronunciata, mentre viene pronunciata nell’inglese americano. Anche la R in posizione intermedia è normalmente meno percepibile nell’inglese britannico rispetto a quello americano.
• Nell’inglese americano spesso la lettera T viene pronunciata con un suono simile a quello della lettera D. Talvolta invece non viene pronunciata affatto. Nell’inglese britannico le T sono invece pronunciate in modo più chiaro.
• Anche le vocali a volte sono pronunciate diversamente nelle due varianti, ad esempio il suono æ è molto comune nell’inglese americano, ma non in quello britannico.